Gli eventi climatici estremi emblematici dello squilibrio ambientale attuale, che hanno già colpito e lasciato conseguenze anche sui nostri territori, nonché il peggiornamento della qualità dell’aria in centro città, vanno contrastati ripristinando il più possibili i servizi propri del mondo naturale. La crisi ambientale che stiamo sperimentando in questi ultimi anni richiede un cambiamento deciso delle politiche urbanistiche, all’insegna della parola d’ordine “più verde, meno cemento”, perché gli alberi che intendiamo piantare e le foreste urbane che vogliamo realizzare sono un presidio fondamentale per avere aria più pulita, contrastare le alluvioni e l’aumento delle temperature estive. Occorre pianificare a lungo termine per ottenere una struttura urbana diversa da quella di oggi, con molto più verde e a misura di persone che si spostano camminando.
Pontedera a Sinistra propone di arrestare subito il consumo di suolo, iniziando a depavimentare e rinaturalizzare aree urbane e periurbane – strade dismesse, piazzali inutilizzati, piazze degradate – in linea con la proposta di legge europea per il ripristino della natura, che prevede di effettuare entro il 2030 misure di ripristino della natura in aree degradate, urbane o periurbane, coinvolgenti almeno il 20% di tutte le aree terrestri e marine dell’UE. Aree che nel nostro comune possono essere individuate nelle parti decadenti delle attuali zone industriali e negli edifici dismessi del centro città (come l’ex IPSIA).
Puntando al consumo zero di suolo si mantiene o si aumenta il valore del mercato immobiliare di zona in un momento di generale ribasso e non si impermeabilizzano nuove superfici, diminuendo il pericolo di allagamenti da alluvione e non bloccando l’afflusso in falda di acqua potabile. Occorre quindi rivedere gli strumenti urbanistici per trasformare Pontedera, rendendola più vivibile, accogliente ed ecologica, arrestando da subito il consumo di territorio a tutela della sostenibilità ambientale.
Non dovranno più essere destinate aree vergini per lottizzazioni private e ancor più per la realizzazione di nuove strutture della grande distribuzione commerciale, già molto presenti nel comune, tenuto conto anche del degrado in cui versano alcuni degli attuali centri commerciali.
Pontedera a Sinistra intende anche lasciare la facoltà ai cittadini interessati di ricondurre a destinazione agricola le aree edificabili per le quali non vi siano piani edilizi attuativi approvati.