Si tratta di una posizione di carattere strategico che deve essere espressa ad ogni livello politico e amministrativo, pur nella consapevolezza che il governo nazionale potrebbe prescindere dal parere degli enti coinvolti.
Rifiutiamo, assieme alla grande maggioranza degli abitanti della Terra, la guerra e la violenza come metodi di risoluzione dei conflitti. Pensiamo che la pace si raggiunge attraverso il dialogo e accordi globali per un ordine mondiale condiviso, senza che alcuno pretenda di essere portatore di verità superiori.
Esprimiamo quindi una completa opposizione alla realizzazione di infrastrutture per uso militare nella tenuta Isabella, Non è con nuove basi militari – già numerose nella provincia e peraltro potenziali target in deprecati scenari di guerra – che si raggiunge la pace, nè si sviluppa un’economia capace di futuro sottraendo risorse a settori che ne hanno estremamente bisogno (sociale, scuole, politiche attive del lavoro, rischio idrogeologico, etc.) e rinforza una strategia di guerra, che è nefasta per l’umanità intera.
Non esistono compensazioni possibili per un progetto che è contrario alle aspettative di pace della popolazione, tantomeno un autodromo progettato per motori a combustione, nella fase storica in cui si cerca eliminare le fonti energetiche fossili.